La poesia di Cino da Pistoia si colloca nell’ambito dell’area intellettuale maggiormente interessata alla filosofia, nel gruppo dei poeti fiorentini che fanno riferimento a Guido Cavalcanti. La ricostruzione della fenomenologia dell’amore rivela l’esistenza di codici comuni di origine filosofica. È soprattutto il De anima di Aristotele con il commento di Averroè a offrire le basi per una poetica complessa nella quale si produce la sintesi tra conoscenza e amore. Le singole facoltà dell’anima offrono il fondamento per diverse poetiche. Sui sensi e l’immaginazione è possibile elaborare due opposte poetiche, una dell’amore folle e l’altra dell’amore dolce. Poi arriva Dante che propone un secondo e nuovo amore dolce, quello dell’intelletto. Cino lo segue nel confronto e nel conflitto con Guido Cavalcanti e gli altri poeti fiorentini. È così possibile ricostruire una biografia intellettuale e poetica di Cino secondo i tempi dei diversi amori.